Tra le meraviglie del mondo tintorio, la Persicaria Tinctoria è una delle più affascinanti. Conosciuta anche come indaco giapponese, questa pianta è una fonte preziosa di pigmento blu naturale, utilizzata da secoli nella tintura vegetale. Coltivarla e trasformarla a mano è un processo quasi alchemico, perfetto per chi ama lavorare con il colore in modo consapevole e sostenibile.
Come si ottiene il blu dalla Persicaria Tinctoria
La tecnica più usata è la fermentazione in acqua: le foglie fresche vengono immerse in acqua per stimolare la produzione di indacano, una molecola che, ossidandosi all’aria, dà vita al blu.
Un pigmento vivo, per mani creative
Il blu estratto naturalmente dalla Persicaria Tinctoria è vibrante, cangiante, pieno di sfumature, permettendo effetti unici su tessuti come cotone, lino, seta o lana.
Nel mio caso, è perfetto per sperimentare le colorazioni della cera (per ora in fase di studio!)
Perché scegliere la tintura naturale
Usare pigmenti naturali significa rispettare i ritmi della terra, valorizzare le stagioni e ridurre l’impatto ambientale della produzione tessile. La Persicaria Tinctoria può essere coltivata facilmente anche in piccoli spazi, ed è un bellissimo punto di partenza per esplorare il mondo della tintura botanica.
Guarda il processo in azione
Vuoi vedere l’estrazione del pigmento blu passo dopo passo? Ho documentato tutto in un reel sul mio profilo Instagram: dal raccolto alla magia della trasformazione.
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